Il tanto desiderato ritorno alle origini di Steve Miller si è realizzato. Il 15 giugno è uscito Bingo!, il nuovo album della Steve Miller Band, che non registrava da 17 anni: era il 1993 quando diedero alle stampe Wide River, ultimo, di una crisi che aveva colto la Steve Miller Band tra gli anni ’80 e ’90, con considerevoli cambi di formazione e conseguenti cambi di genere musicale. Il disco è il primo di due album tratti dalle sessioni registrate allo Skywalker Ranch (lo studio di produzione del regista George Lucas) tra il 2008 e il 2009.
La carriera musicale di Miller era iniziata a metà degli anni ’60, dove insieme a Barry Goldberg muoveva i primi passi nella scena blues di Chicago, poi abbandonata per il sole californiano e per una serie di dischi che con il blues avevano sempre meno a che fare: Bingo! rappresenta un sorta di recupero stilistico di quegli anni e oggi come allora il “gangster” cavalca pezzi unici del rhytm and blues con una freschezza vocale e una brillantezza nel suonare la chitarra rimasti intatti dopo quasi 50 anni di carriera.
L’album, composto da 10 tracce (14 nell’Edizione Limitata), non contiene pezzi originali: le cover di B.B. King, Jimmy Reed, T-Bone Walker e Jimmie Vaughan sono pane per i denti di Steve Miller che si avvale di un nuovo collaboratore, Sonny Charles, voce storica del rhytm’n’blues, che con i tempi musicali di Miller sembra trovarsi assolutamente a proprio agio: l’intero album è un viaggio attraverso la vivacità e l’energia, ma al contempo la ruvidità del Louisiana-style blues.
Altro sessionman dell’album, che sembra nato in sintonia con Miller è Michael Carabello (percussionista e membro fondatore della band di Santana) che impreziosisce con sapori latineggianti tracce come All your love (I miss loving) coadiuvato dall’asso dei tamburi Adrian Areas. In Rock me baby e Sweet Soul Vibe si raggiunge la perfezione sonora dell’album, dove Miller alterna i propri assoli di chitarra con quelli altrettanto grandiosi di Joe Satriani: a completare l’anima dell’album c’è, per l’ultima volta, la fantastica armonica di Norton Buffalo: queste tracce sono state il canto del cigno del bravo armonista, scomparso ad ottobre del 2009 e per 33 anni armonica e voce nella band.
Questo, definito dallo stesso Miller, “il progetto di una vita che si realizza”, va a classificarsi tra i migliori dischi della Steve Miller Band insieme ad altri capolavori quali Children Of The Future, The Joker o Sailor.
Ultima osservazione da fare è sulla copertina dell’album, capolavoro anch’essa, opera di Storm Thorgerson, già ideatore grafico per i Led Zeppelin e i Pink Floyd (ricorda quella di Delicate Sound of Thunder, live album dei Pink Floyd). Oltre l’orecchio anche l’occhio vuole la sua parte.
(Roadrunner Records/Space Cowboy Records), 2010, Rock Blues
Tracce:
1. Hey Yeah2. Who’s Been Talkin’?
3. Don’t Cha Know
4. Rock Me Baby
5. Tramp (song)
6. Sweet Soul Vibe
7. Come On (Let the Good Times Roll)
8. All Your Love (I Miss Loving)
9. You Got Me Dizzy
10. Ooh Poo Pah Doo
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